ATTIVITA’ DIDATTICHE

OBIETTIVI

Il laboratorio specialistico rappresenta una risposta concreta alle problematiche sin qui messe in evidenza. L’obiettivo principale é quello di favorire l’autonomia nello studio e il benessere dei soggetti con difficoltà di apprendimento tramite l’acquisizione di efficaci strategie di apprendimento che includono l’utilizzo delle nuove tecnologie. Il setting del laboratorio sarà tale da rispondere in modo adeguato alle esigenze specifiche degli studenti con DSA o BES, favorendo la realizzazione di un ambiente non competitivo all’interno del quale sarà possibile, per ogni studente, ricercare e trovare il metodo di studio più adatto alla promozione della propria autonomia scolastica. Il percorso proposto ad ogni studente sarà personale e individualizzato al fine di acquisire adeguate metodologie di studio e creare nuove autonomie cognitive.

All’interno del laboratorio gli studenti avranno la possibilità di acquisire specifiche competenze e sperimentare relazioni gratificanti in un contesto di apprendimento cooperativo. L’intenzione è quella di creare situazioni tali da permettere ad ogni studente di sentire che, oltre ad essere aiutato, è in grado di dare aiuto a chi ha difficoltà laddove le sue potenzialità sono maggiori. Si auspicano in tal modo ricadute positive sia sull’autostima sia sulla capacità di socializzazione.

Gli operatori del laboratorio adotteranno un approccio di tipo metacognitivo, al fine di rendere i ragazzi consapevoli dei propri processi cognitivi e delle proprie potenzialità. Parallelamente verranno considerati con particolare attenzione agli aspetti emotivo-motivazionali che, per i motivi descritti, spesso risultano compromessi negli studenti con DSA e nei ragazzi con difficoltá di apprendimento.

Un ulteriore obiettivo del laboratorio doposcolastico è quello di creare ed alimentare una costante mediazione tra scuola, famiglia e servizi specializzati, in modo da poter costruire percorsi integrati e continui, sempre funzionali e volti a ridurre al minimo le frustrazioni. Si profila inoltre la possibilità di diventare  un  punto di  riferimento nel dare supporto e informazioni sul tema DSA, nella speranza di diventare un nodo della rete che si crea intorno agli studenti con un disturbo specifico dell’apprendimento. Il progetto, inoltre, nasce per supportare e sostenere le famiglie. L’obiettivo è quello di sgravare i genitori dall’insolita ed eccessiva responsabilità correlata alle attività scolastiche dei figli. A lungo andare il rapporto genitoriale potrebbe incrinarsi proprio a causa delle incomprensioni in ambito didattico, con gravi ripercussioni anche nella sfera affettiva. I genitori potranno trovare negli operatori del centro un valido supporto psicoemotivo e operativo nella gestione delle problematiche familiari connesse ai DSA e, soprattutto, potranno tornare a ricoprire, senza fraintendimenti, il ruolo genitoriale, insostituibile  per quanto concerne il sostegno affettivo.

Al fine di creare una collaborazione sinergica con la scuola, gli operatori del laboratorio si renderanno disponibili per affiancare gli insegnanti e l’Istituzione Scolastica nell’attuazione dei passaggi previsti dalla Legge 170/2010 per la gestione dei DSA, quali la valutazione preventiva, gli interventi didattici di potenziamento e la presa in carico rieducativa.

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MODALITA’ OPERATIVA

Il punto di partenza del percorso è l’analisi dei bisogni di ogni ragazzo/bambino e la definizione degli obiettivi  a partire dalla certificazione diagnostica e dal piano didattico personalizzato (se presenti). Le principali aree di intervento sono l’area emotivo-relazionale, l’area attentivo-esecutiva, l’area metacognitiva, il metodo di studio e l’area della produzione (orale, scritta e del calcolo).

L’incontro con la famiglia permetterà di acquisire informazioni sulle difficoltà e sulle potenzialità del ragazzo, sulla modalità di studio, sulle dinamiche relazionali, ecc. L’incontro con gli insegnanti, se richiestoconsentirà di approfondire la conoscenza sulle difficoltà dello studente, sulla motivazione allo studio, sul rapporto con i compagni.

Se ritenuto necessario, il percorso dello studente all’interno del laboratorio didattico potrebbe iniziare con uno o più incontri individuali tesi ad indagare il metodo di studio, lo stile di apprendimento privilegiato e le aree di intervento. Gli incontri individuali saranno comunque limitati alla solo fase iniziale per evitare la nascita di dipendenze che potrebbero compromettere l’autonomia degli studenti. Al fine di creare la giusta e necessaria alleanza, gli obiettivi e le modalità operative del progetto verranno condivise con lo studente e la sua famiglia. 

Ogni bambino/ragazzo farà parte di un piccolo gruppo omogeneo per età, grado di istruzione e bisogni educativi. Il rapporto di 1 operatore ogni 3 studenti assicurerà una presenza discreta e non continua dell’operatore, permettendo allo studente di eseguire la propria attività autonomamente con la garanzia di essere accompagnato, seguito e sostenuto. L’attività centrale del laboratorio è rappresentata dallo svolgimento dei compiti scolastici, tuttavia essi non rappresentano l’obiettivo primario, ma l’occasione e il mezzo per il graduale raggiungimento dell’autonomia nello studio da parte degli studenti.

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STRUMENTI E METODOLOGIE

Per il raggiungimento degli obiettivi e l’avvio del percorso verso l’autonomia nello studio, risulta fondamentale l’utilizzo e la disponibilità di strumenti in grado di compensare le debolezze funzionali degli studenti con disturbo specifico dell’apprendimento. Quando viene accertata la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento la Legge 170/2010 e le successive Linee guida orientano gli studenti nell’uso di strumenti compensativi e gli insegnanti nell’adozione di misure dispensative, al fine di creare un contesto scolastico ottimale anche per gli studenti con DSA. Tuttavia, viene data poca rilevanza alla promozione di un metodo di studio efficace. Cornoldi, Tressoldi, Tretti e Vio (2010), invece, descrivono il metodo di studio come un fondamentale strumento compensativo da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici. Anche il Prof. Benso ha scritto dell’importanza di un metodo di studio personalizzato definendolo «il miglior strumento compensativo da attuare» (Benso, 2010: 57). Il modo di approcciarsi allo studio è determinante per il successo scolastico di tutti gli studenti, in particolar modo quando esistono problematiche particolari nell’apprendimento.

All’interno del laboratorio didattico, oltre alla possibilità di affinare il proprio metodo di studio, gli studenti avranno la possibilità di avvicinarsi alle nuove tecnologie e di sperimentare un uso strategico delle stesse, così come indicato dalle Linee guida allegate al Decreto Ministeriale del 12 Luglio 2011. Ogni utente avrà a disposizione una notebook dotato di software specifici (editor di testo, sintesi vocale, ecc.) e strumenti (scanner, stampante, ecc.) in grado di rispondere alle proprie specifiche esigenze. In sintesi, gli studenti con DSA o BES verranno guidati verso l’acquisizione di un metodo di studio basato su strategie in grado di promuovere l’autonomia nella lettura, nell’elaborazione delle informazioni, nella comprensione, nella produzione scritta e nell’esposizione orale. Ad esempio, verranno presentate strategie di selezione propedeutiche alla comprensione e software in grado di agevolare la rielaborazione di tali informazioni mediante la costruzione di mappe concettuali in seguito utilizzabili a supporto dell’esposizione orale.

L’approccio di tipo metacognitivo degli operatori permetterà ad ogni studente di riflettere sui propri processi cognitivi accrescendo la propria  consapevolezza in merito alle difficoltà e, soprattutto, alle proprie potenzialità. Verranno proposte, inoltre, diverse modalità di organizzazione dello studio per ottimizzare l’uso delle risorse attentive, migliorare la gestione del tempo e la capacità organizzativa dello studente in generale.

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Bibliografia

BENSO Francesco, Sistema attentivo-esecutivo e lettura, 2010, Il leone verde, Torino.

CORNOLDI Cesare – TRESSOLDI Patrizio E. – TRETTI Maria L. – VIO Claudio, Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia: un efficiente metodo di studio, in Dislessia, vol. 7, n. 1, 2010 (pp. 77-87), Erickson, Trento.

 

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